Spesso chi ricorre all’agopuntura assume contemporaneamente una terapia farmacologica. In tal caso, il medico agopuntore deve esserne informato, in modo che si possa valutare l’opportunità di sospenderla o ridurne la posologia. Comunque non esiste alcuna incompatibilità tra agopuntura e farmaci, di qualsiasi tipo.
Gli aghi usati dal medico agopuntore sono sterili e monouso. Ciò garantisce l’assenza di agenti infettanti e qualsiasi possibilità di contagio. L’agopuntura è dunque una terapia completamente sicura oltre che priva di seri effetti collaterali indesiderati e nocivi. L’applicazione di fonti di calore (lampada elettromagnetica TDP e Moxa) nel corso delle sedute rientra nelle normali metodiche usate dai medici agopuntori e ha lo scopo di aumentare la stimolazione del punto di agopuntura e gli effetti della terapia.
Il medico saprà valutare il ritmo e la frequenza delle sedute in funzione della patologia del paziente.